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Pulizie Post Mortem

Pulizia Post Mortem

Indice:

Quando sono necessarie le pulizie post mortem?

Le pulizie post mortem, conosciute anche come sanificazione post mortem, consistono nel procedimento finalizzato alla disinfezione e alla pulizia di un’area in seguito al verificarsi di un decesso. Tale pratica risulta fondamentale per creare un ambiente sicuro e igienico, sia per chi si occuperà della pulizia, sia per eventuali ospiti o futuri occupanti dello spazio. 

Si tratta di situazioni molto più frequenti di quanto si possa pensare. Soprattutto in estate (ma non soltanto) si verificano casi in cui una persona viene trovata cadavere all’interno della propria abitazione a distanza di settimane o mesi dal momento del decesso avvenuto per morte naturale o per suicidio.

Si tratta il più delle volte, di persone che sono rimaste senza familiari e che vivono solo e hanno contatti ridotti con l’esterno. Nel momento in cui viene ritrovato il corpo è necessario chiamare dei professionisti che possano intervenire in modo tempestivo ed efficace. Un altro caso in cui può essere importante fare riferimento ad un’impresa specializzata in questo tipo di pulizie si ha nei casi di scene del crimine o di spazi in cui si sono verificati dei decessi cruenti a causa, magari di un incidente. Gli specialisti dovranno quindi bonificare gli ambienti.

Cose da sapere sulle pulizie post mortem

Ecco alcune informazioni importanti sulle pulizie post mortem:

  1. Responsabilità: solitamente, le pulizie post mortem sono compito dei dipendenti delle agenzie di pompe funebri o dei lavoratori specializzati in pulizie di emergenza. Talvolta, in situazioni come il decesso in ospedale, il personale medico potrebbe eseguire l’operazione di pulizia iniziale. 

  2. Sicurezza: la sicurezza del personale che effettua le pulizie post mortem dev’essere garantita a tutti i costi. Per fare ciò è necessario che i lavoratori indossino dei dispositivi di protezione individuale (DPI), come guanti, maschere, camici e occhiali protettivi, così da evitare il contatto con liquidi biologici o altre sostanze potenzialmente pericolose. 

  3. Disinfezione: nella fase di pulizia successiva alla morte, è di fondamentale importanza adoperare disinfettanti di provata efficacia per eliminare i microrganismi ed evitare la proliferazione di eventuali elementi patogeni. I detergenti adoperati dovranno possedere una precisa formulazione per rimuovere i batteri e i virus che si trovano sulla superficie.

  4.  Smaltimento adeguato: gli articoli infetti, come coperte, vestiti o altri oggetti sfruttati durante la bonifica, devono essere smaltiti secondo le norme appropriate e secondo le leggi locali. Sostanze corporali o scarti biologici devono essere considerati come rifiuti pericolosi e gestiti in ottemperanza alle normative esistenti. 

  5. Professionalità ed empatia: per svolgere le pulizie post mortem con riguardo e attenzione alle esigenze dei parenti del defunto, è richiesto allo staff addetto un comportamento professionale, rispettoso e discreto in ogni fase dell’operazione. Questo implica un alto livello di empatia e sensibilità verso le emozioni degli altri. 

È fondamentale evidenziare che la procedura di igiene post mortem può divergere a seconda delle circostanze peculiarità e delle leggi locali. In certi scenari, potrebbe essere necessaria l’interferenza di professionisti o compagnie specializzate per affrontare situazioni particolarmente intricate o a elevato rischio, come, per esempio, la disinfezione in seguito a decessi violenti o inquinamenti biologici. 

Vediamole nello specifico.

 

Come si svolgono le pulizie post mortem?

I professionisti della bonifica che eseguono interventi di pulizie post mortem devono sanificare completamente l’ambiente rimuovendo qualsiasi traccia di liquido corporeo (sangue o altri fluidi biologici) smaltendolo secondo particolari protocolli legati ai rifiuti speciali. Deve poi essere disinfettata qualsiasi superficie e anche l’aria dovrà essere purificata per attenuare l’odore sgradevole che in queste situazioni si diffonde all’interno degli ambienti.

In questo caso si procede con il perossido di idrogeno. Con l’utilizzo di questo disinfettante specifico si ha la certezza di abbattere la carica batterica fino al 99,99% in pochi minuti con il vantaggio che non si crea alcun tipo di umidità all’interno degli ambienti appena sanificati. Non vengono tralasciati mobili e spazi ristretti: tutti gli spazi devono essere trattati con estrema precisione e cura per avere un risultato ottimale.

Questa operazione non lascia alcun residuo e risulta quindi essere il miglior sistema di sanificazione, pulendo correttamente gli ambienti post mortem. Con la stessa tecnica si possono sanificare altri ambienti differenti delle abitazioni private in cu si è verificato il ritrovamento di un cadavere: i professionisti possono intervenire per pulizie in un’automobile, un camper e una stanza d’albergo.

Sanificazione

La Sanificazione rappresenta un aspetto cruciale delle pulizie post mortem, al fine di assicurare l’eliminazione dei microbi, dei batteri e dei possibili patogeni presenti nel luogo in cui è avvenuto il decesso. Ecco di seguito alcuni dati fondamentali riguardo alla disinfestazione durante la pulizia post mortem

  1. Prodotti disinfettanti: le pulizie post mortem richiedono l’utilizzo di prodotti disinfettanti efficaci, per questo è essenziale scegliere il disinfettante più adatto alle superfici da trattare, capace di eliminare tutti i germi e i patogeni eventualmente presenti. Sul mercato esistono differenti tipi di disinfettanti, come quelli a base di cloro, quaternari di ammonio, perossido di idrogeno o alcol, ma quello adatto deve essere scelto in base all’utilizzo specifico. 

  2. Superfici da disinfettare: nella fase di sanificazione dopo la morte, è essenziale igienizzare tutte le zone che potrebbero essere state infettate. Ciò implica sia le superfici piane, come le pareti, pratoni e posti letto, che le superfici verticali, come maniglie e murature. È importante anche igienizzare sia le cose che si sono strettamente collegate al cadavere, come le lenzuola, gli indumenti o le spugne, per una perfetta disinfezione. 

  3. Procedure di disinfezione: per le pulizie post mortem, è essenziale adottare le giuste procedure di disinfezione, le quali prevedono l’utilizzo di un disinfettante sulla superficie e il tempo necessario per garantirne l’efficacia. Per un corretto impiego del disinfettante, occorre seguire le istruzioni del produttore, comprese le precauzioni e il tempo di attesa necessari. 

  4. Protezione personale: la sicurezza personale: Durante il processo di disinfettazione, il personale addetto alla pulizia dopo la morte deve proteggersi con i giusti dispositivi di protezione individuale (DPI) come i guanti, le maschere facciali, i camici impermeabili e gli occhiali protettivi. Grazie a questi DPI il personale è al sicuro dai possibili contatti con i prodotti chimici disinfettanti e i fluidi corporei. 

  5. Monitoraggio e controllo della qualità: è essenziale verificare ed esaminare la qualità del processo di disinfezione utilizzato per le pulizie post mortem. Tale attività potrebbe prevedere l’impiego di detect di controllo biologico o la conformità alle direttive specifiche emanate dalle autorità sanitarie locali o dalle normative vigenti. 

È essenziale adottare le giuste misure di sanificazione durante il processo di pulizia dopo la morte, in modo da assicurare un ambiente sicuro e igienico per il personale coinvolto, nonché per chi occupa lo spazio successivamente. 

Lo smaltimento dei rifiuti dopo le pulizie post mortem

Assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti dopo le pulizie post mortem e prevenire la diffusione di agenti patogeni sono aspetti cruciali che devono essere presi in considerazione durante la pulizia post mortem.

Foto a mezo busto di un addetto alle pulizie post mortem, con tuta verde con cappuccio, mascherina bianca e lancia per la sanificazione

Ecco alcune informazioni importanti riguardanti il corretto smaltimento dei rifiuti nel contesto di tale attività:

  1. Rifiuti biologici: i rifiuti biologici generati durante l’operazione di pulitura dopo la morte, come ad esempio i tessuti, le garze o altri materiali contaminati, dovrebbero essere trattati come rifiuti pericolosi o rifiuti biologici. E’ di vitale importanza osservare le normative locali e le linee guida specifiche al fine di adeguatamente smaltire questi rifiuti. Ciò potrebbe comportare l’adozione di contenitori sigillati o l’utilizzo di servizi specializzati per la pulizia e la rimozione dei rifiuti biologici. 

  2. Normative locali: è essenziale verificare le ordinanze locali e le leggi riguardanti la gestione dei rifiuti per assicurare una dismissione idonea durante la pulizia post mortem. Le norme possono essere diverse a seconda del territorio e possono prevedere particolari requisiti per la manipolazione, il trasporto e l’eliminazione di rifiuti biologici o pericolosi. 

  3. Contaminazione da agenti patogeni: se si riscontrano decessi riconducibili a malattie infettive o presenza di agenti patogeni, potrebbe essere fondamentale prendere maggiori precauzioni riguardo allo smaltimento dei rifiuti. In queste situazioni, potrebbe essere indispensabile rivolgersi a esperti o aziende specializzate in modo da garantire una gestione sicura e adeguata dei rifiuti biologici o pericolosi. 

  4. Formazione e addestramento: i membri del personale addetti alle pulizie post mortem devono ricevere una formazione e un addestramento adeguati per apprendere le procedure accurate di gestione dei rifiuti, in conformità con le leggi e i regolamenti locali al fine di prevenire rischi per la salute pubblica e l’ambiente. 

  5. Responsabilità dell’organizzazione: a seconda del contesto, l’organizzazione che si occupa delle pulizie post mortem potrebbe essere tenuta a garantire che i rifiuti siano smaltiti in modo corretto. Questo potrebbe comportare la necessità di pianificare in anticipo la gestione dei rifiuti, la collaborazione con fornitori autorizzati per il loro smaltimento e la documentazione accurata delle modalità di smaltimento adottate. 

Assicurare la sicurezza pubblica, la tutela dell’ambiente e il rispetto delle leggi locali sono obiettivi fondamentali da raggiungere attraverso una corretta gestione e smaltimento dei rifiuti durante la pulizia post mortem. 

Le responsabilità delle pulizie post mortem

Foto dall'alto del secchio giallo con tappo arancione e il simbolo del materiale pericoloso contaminato

Le compiti relativi alle pulizie post mortem possono differire in base alle diverse circostanze e alle leggi locali. Comunque, di seguito ci sono alcune delle mansioni tipicamente connesse alla pulizia successiva al decesso: 

 

  1. Agenzie di pompe funebri: le imprese di onoranze funebri hanno spesso il compito di igienizzare l’area in cui si è verificata la morte. Questo comporta la rimozione della salma e dei suoi residui, la pulizia delle superfici e la preparazione dell’ambiente per le fasi successive, come ad esempio il prepararsi per il funerale o la sepoltura. 

  2. Personale specializzato in pulizie di emergenza: in certi casi, si potrebbe necessitare del supporto di professionisti specializzati nelle pulizie di emergenza, soprattutto in circostanze più delicate o pericolose. Questi specialisti sono dotati delle competenze e delle attrezzature adeguate per affrontare la rimozione di scena del crimine, decessi violenti o contaminazioni biologiche.

  3. Personale sanitario: il personale sanitario può essere incaricato di effettuare le operazioni preliminari di pulizia dopo la morte di un paziente in un ospedale o in una struttura sanitaria. Tra le attività richieste può esserci la rimozione del cadavere, la sanificazione delle superfici e la sistemazione della stanza per l’accoglienza dei pazienti successivi. 

  4. Responsabilità legali: in alcune giurisdizioni, c’è la possibilità che vi siano precise norme che disciplinano le responsabilità legali per la pulizia successiva alla morte. Ciò significa che in caso di morti violente o correlate a malattie infettive, ci potrebbero essere prescrizioni che impongono una pulizia accurata. È di grande importanza rivolgersi alle normative locali e agire in conformità con le stesse. 

È di cruciale importanza che ogni individuo incaricato delle pulizie post moterm agisca con competenza, stima e delicatezza nei confronti dei parenti del defunto. Oltre alle competenze tecniche necessarie alla pulizia, occorre considerare anche gli aspetti emotivi e umani della situazione. 

Cosa Prevede la Legge nei Casi di Bonifica Post Mortem?

Esiste una particolare e specifica normativa legata agli interventi di bonifica post mortem. È importante fare riferimento ad agenzie attrezzate per questo tipo di intervento in quanto si tratta di professionisti aggiornati e competenti che conoscono perfettamente anche i protocolli previsti dalla legge e tutta la parte relativa alla burocrazia. L’intervento di bonifica non può in nessun modo essere improvvisato in quanto spesso gli avvenimenti drammatici che hanno portato alla morte di una persona hanno lasciato il segno negli ambienti in cui si sono verificati.

Tutte le operazioni di rimozione, trasporto e di smaltimento dei rifiuti sono elencate in specifiche procedure d’intervento e vanno svolte a regola d’arte e con gli adeguati strumenti di protezione individuale al fine di contenere un eventuale trasmissione di infezione. Il trattamento con perossido d’idrogeno è solitamente piuttosto rapido e permette un veloce ritorno all’abitabilità dell’ambiente sanificato.

Le operazioni da svolgere

Il professionista delle pulizia post mortem è in grado di valutare in modo oggettivo ed efficace tutti gli interventi necessari per risolvere la situazione. Viene sempre effettuata una valutazione dell’area di intervento: più l’area è ampia, maggiori saranno gli sforzi e le risorse necessarie per completare le operazioni.

Al termine del sopralluogo conoscitivo gli addetti alla pulizia si doteranno dei dispositivi di protezione personale come tute monouso, guanti, mascherine, calzari, occhiali, ecc. Si passa quindi alla fase successiva dell’intervento che prevede la rimozione meccanica, seguita poi dalla pulizia e dalla disinfezione delle superfici che possono essere calpestate o anche solo toccate.

Il tutto avviene utilizzando prodotti professionali studiati apposta per la loro azione virucida. I rifiuti principali vengono gettati e trattati come rifiuti speciali. Soltanto una volta che questi sono stati smaltiti si può passare alla pulizia vera e propria.

I possibili rischi delle pulizie post mortem

L’aspetto che più di altri spiega i motivi per cui è così importante avvalersi dell’intervento dei servizi di pulizie post mortem è quello legato alle possibili conseguenze.

Adetto alla sanificazione si trova nel luogo in cui è accaduto il decesso

 Gli ambienti in cui si è verificato un caso di morte violenta o di morte scoperta a distanza di tempo sono terreno fertile per funghi, virus e batteri.

Ricordiamo, ad esempio la Legionella (Febbre di Pontiac, Morbo del legionario), l’Aspergillum (Aspergillosi polmonare), il batterio TBC (che provoca la Tubercolosi), funghi come l’Actinomicetes Term he causa polmoniti, alveoliti e febbre da umidificatore, virus e batteri che provocano l’infiammazione delle prime vie aeree o l’asma.

Se il ritrovamento del cadavere avviene in uno stato di avanzata decomposizione allora l’ambiente sarà contaminato dai batteri. Proprio per questo motivo sarà necessaria una valutazione da parte di esperti sulle tipologie di esecuzione dell’intervento di bonifica.

La sicurezza sulle pulizie post mortem

La sicurezza è un fattore di notevole importanza durante il processo di sanificazione post mortem. Di seguito si riportano alcuni elementi salienti riguardanti la sicurezza: 

  1. Dispositivi di protezione individuale (DPI): nel corso dell’operazione di pulizia post mortem, il personale che vi si dedica deve essere fornito di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguate quali, guanti, maschere per il viso, camici impermeabili e occhiali protettivi. La loro corretta adozione e utilizzo attutirà il rischio di contagio attraverso il contatto con fluidi corporei o altre sostanze pericolose. 

  2. Igiene delle mani: l’igienizzazione delle mani è essenziale e richiede che il personale rispetti scrupolosamente le procedure prima, durante e dopo la pulizia. Ciò implica il lavaggio accurato delle mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, o l’utilizzo di disinfettanti per le mani a base di alcol contenenti almeno il 60% di alcol. 

  3.  La gestione dei rifiuti: i rifiuti biologici, come ad esempio tessuti, garze o altri materiali contaminati, devono essere eliminati conformemente alle leggi locali e smaltiti in modo idoneo. Si richiede l’utilizzo di contenitori chiusi per prevenire la contaminazione da agenti patogeni e garantire la sicurezza degli addetti alla raccolta dei rifiuti. 

  4. Pulizia e disinfezione: nella fase di igiene successiva alla morte, è di primaria importanza ricorrere a prodotti disinfettanti potenti per sbarazzarsi dei batteri e impedire la diffusione di agenti patogeni. E’ necessario seguire con scrupolo le istruzioni del produttore per usare al meglio i disinfettanti e garantirsi di aver pulito e disinfettato a dovere le superfici. 

  5. Formazione e addestramento: il personale assegnato al compito della sanificazione post mortem deve ricevere una giusta formazione e addestramento su come procedere in sicurezza e utilizzare correttamente i Dispositivi di Protezione Individuale. Ciò implica una conoscenza approfondita delle direttive previste per la sicurezza, delle misure di precauzione universali e degli interventi da intraprendere in caso di emergenza. 

Durante le pulizie post mortem, è essenziale che la sicurezza sia sempre al primo posto per proteggere il personale coinvolto e prevenire la diffusione di malattie o infezioni. 

Professionalità ed empatia

Per le pulizie post mortem, è fondamentale possedere professionalità ed empatia, in virtù dell’importanza del rispetto per i familiari del deceduto e della delicatezza dell’ambiente. Di seguito, sono indicati alcuni aspetti cruciali relativi all’uso di queste qualità durante la pulizia successiva alla morte:

  1. Sensibilità verso i familiari: è fondamentale che il personale incaricato delle pulizie post mortem mostri sensibilità, rispetto e comprensione nei confronti dei familiari del defunto. Questo può includere comunicazioni chiare e rispettose, ascolto attivo delle preoccupazioni dei familiari e adozione di un atteggiamento empatico per comprendere il loro dolore e la loro situazione emotiva.

  2.  Empatia verso i parenti: durante la pulizia post mortem, è importante agire con riservatezza e discrezione. Il personale dovrebbe mantenere la confidenzialità delle informazioni personali e rispettare la privacy dei familiari e delle persone coinvolte. Questo contribuisce a creare un ambiente di fiducia e rispetto reciproco.

  3. Etichetta e comportamento appropriati: le regole di condotta e di comportamento appropriati devono essere rispettati dal personale in ogni momento durante la procedura di pulizia. Questo significa che bisogna adottare un atteggiamento professionale, fare attenzione al linguaggio e al tono utilizzati e seguire le norme dell’etichetta. É necessario anche indossare correttamente i dispositivi di protezione individuale, mantenere un’adeguata igiene personale, evitare comportamenti insensibili o inappropriati e seguire le linee guida e i protocolli aziendali. 

  4. Competenza e preparazione: la competenza e la preparazione sono fondamentali per il personale che si occupa della pulizia post-mortem. Questi operatori devono essere adeguatamente addestrati e competenti nell’esecuzione delle procedure di pulizia, disinfezione e smaltimento dei rifiuti. Questo assicura che la pulizia sia svolta in modo sicuro e corretto, minimizzando il rischio di incidenti o contaminazioni. 

  5. Coordinazione con altri professionisti: in certi casi, potrebbe risultare indispensabile cooperare con altri esperti del settore, come addetti al servizio funebre, personale medico o autorità preposte. Per garantire una gestione ottimale e coordinata dell’igiene post mortem, una comunicazione e una collaborazione efficienti con tali professionisti sono di primaria importanza. 

 

Adetto con tuta bianca, intento a pulire con pezza celeste la superficie esterna di un frigo bianco

Nelle pulizie post mortem, è di fondamentale importanza dimostrare professionalità ed empatia per affrontare con rispetto e sensibilità una delicata situazione.

Queste caratteristiche sono essenziali per creare un ambiente di supporto ai familiari del defunto e per garantire un servizio di alta qualità. 

Indice: Pulizie Post Mortem

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